Da sempre Comac si impegna a creare macchine per la pulizia dei pavimenti che rispettino l’ambiente, investendo nello sviluppo di soluzioni e tecnologie sostenibili, cercando materiali che possano essere facilmente riciclati e assicurando che l’intero processo produttivo abbia un basso impatto ambientale.
Con questi presupposti sono nati progetti come il #comac4water, prodotti come la lavasciuga pavimenti C85 Non Stop Cleaning, che permette di riutilizzare l’acqua usata durante le operazioni di pulizia, e tecnologie come il Comac Dosing System che elimina gli sprechi dosando separatamente acqua e detergente in base allo sporco da trattare.
Ma per poter parlare di un modello di business “green” è importante che l’impegno verso la tutela dell’ambiente riguardi l’azienda a 360°, coinvolgendo le persone, i clienti, i fornitori e ogni aspetto del business. Da questa riflessione Comac sta supportando una cultura di responsabilità sociale d’impresa anche all’interno dell’azienda stessa, cercando così di essere sempre più attenda agli aspetti ecologici. Infatti, quando si parla di sostenibilità aziendale e imprese ecosostenibili è impensabile non toccare il concetto di RSI, o secondo l’acronimo inglese CSR, Corporate Social Responsibility, ovvero la volontà di un’impresa di integrare il proprio sviluppo e i propri obiettivi economici con le preoccupazioni sociali e ambientali globali.
Proprio perché le persone sono uno degli stakeholder principali nella CSR di Comac, la scelta dell’azienda è quella di sviluppare iniziative responsabili che possano inserirsi nella vita quotidiana dei lavoratori. L’iniziativa più recente che ha coinvolto la sede italiana, ha previsto l’installazione di erogatori d’acqua direttamente collegati alla rete idrica, in modo da rendere disponibile a tutti acqua purificata e refrigerata, pronta per essere bevuta. Per ringraziare i collaboratori che si sono uniti agli sforzi dell’azienda nel ridurre l’utilizzo della plastica, lo staff di Comac è stato dotato di una bottiglia termica in acciaio inossidabile che consente il rifornimento direttamente dagli erogatori. In questo modo sono stati rimodulati i consumi interni riducendo drasticamente l’utilizzo delle bottiglie di plastica monouso e sono state sensibilizzate le persone verso un tema caldo a livello globale: la riduzione dell’utilizzo della plastica per la salvaguardia dell’ambiente.
Inoltre, grazie alla collaborazione con Argenta, partner che supporta Comac nell’organizzazione e rifornimento delle aree break presenti in azienda, i classici bicchieri e palette monouso in plastica erogati dai distributori automatici sono stati sostituiti con bicchieri in carta e palette di legno.
Grazie a questa iniziativa, nell’arco di un anno Comac stima di riuscire ad eliminare più di 26.000 bottigliette d’acqua e circa 173.000 tra bicchieri e palette da caffè, per un totale di quasi 600 chilogrammi in meno di plastica in azienda. Un collaboratore di Comac riduce così il proprio consumo di plastica monouso di 3,5 chilogrammi all’anno, e se consideriamo che la Commissione Europea ha calcolato una produzione di rifiuti derivanti dall’uso di imballaggi di plastica pari a 31 chilogrammi all’anno per cittadino, questa iniziativa permette di ridurre l’incidenza dell’11% per persona.
Certamente non si tratta di una grande quantità rispetto al consumo mondiale, ma se la previsione che entro la metà del secolo gli oceani conterranno più rifiuti di plastica che pesci si dovesse avverare, anche un piccolo gesto può aiutare a fare la differenza.
A questo punto una domanda sorge spontanea: cosa accade agli altri rifiuti derivanti dall’uso di imballaggi di plastica? Ormai da anni Comac promuove tra i propri collaboratori una campagna di sensibilizzazione verso la raccolta differenziata e il riciclo dei rifiuti grazie al collocamento di appositi contenitori negli spazi di lavoro e alla creazione di un manuale ad uso interno per una corretta differenziazione.
Come accade durante la progettazione delle macchine per la pulizia dei pavimenti di Comac, anche in questo progetto l’acqua è stata la miccia che ha fatto scattare un miglioramento nella sostenibilità aziendale. Infatti, limitare l’uso della plastica permette a Comac di contribuire alla salvaguardia dell’ambiente e diventare così un’azienda sempre più “green”, obiettivo principale del concetto #comac4environment.
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