A partire dal 19 giugno 2021 c’è una grande novità in tema ambientale che tocca da vicino il settore della pulizia professionale. Si tratta dell’adozione dei nuovi Criteri Ambientali Minimi per l’affidamento dei servizi di pulizia e sanificazione di edifici e ambienti ad uso civile, sanitario e per i prodotti detergenti. Se ne parla molto e ci sono numerose novità anche per il comparto macchine. Facciamo quindi chiarezza sui nuovi CAM e le macchine per la pulizia professionale dei pavimenti.
- Cosa sono i CAM?
- I nuovi CAM per i servizi di pulizia e sanificazione
- I nuovi CAM e le macchine per la pulizia
Cosa sono i CAM?
CAM è l’acronimo di Criteri Ambientali Minimi che sono una serie di requisiti ambientali di carattere tecnico da tenere in considerazione nelle fasi del processo di acquisto. I CAM hanno l’obiettivo di supportare la Pubblica Amministrazione, detta anche PA, nell’individuare i prodotti o servizi con un minor impatto ambientale in un’ottica di economia sostenibile.
Come sono nati i CAM?
Attraverso il Green Public Procurement (GPP), conosciuto in Italia come Acquisti Verdi della Pubblica Amministrazione, da anni l’Europa incoraggia l’acquisto di prodotti sostenibili da parte della PA. Questo perché la PA è il più grande “consumatore” della società moderna ed era necessario partire da questo settore per creare uno strumento strategico che potesse avere un’influenza positiva nel rilancio di un’economia sostenibile.
L’azione italiana sul GPP viene riassunta nel “Piano d’Azione per la sostenibilità dei consumi nel settore della Pubblica Amministrazione (PAN GPP)”, aggiornato con D.M. del 10 aprile 2013. Da questo piano arrivano poi dei documenti che contengono dei criteri ambientali minimi (CAM) che sono stati suddivisi in diverse categorie in base ai settori merceologici o alla tipologia di servizi.
Qual è l’obiettivo dei CAM?
L’obiettivo principale dei CAM, che ricordiamo dal 2016 sono diventati obbligatori per tutte le stazioni appaltanti, è quello di definire dei requisiti omogenei che permettano di diffondere tecnologie e prodotti che puntino a ridurre gli impatti ambientali. E, più in generale, la politica nazionale in materia di appalti pubblici non vuole solo ridurre gli impatti ma ha l’obiettivo di promuovere modelli di produzione e consumo più sostenibili in un’ottica di diffusione dell’economia circolare.
Grazie ai CAM è possibile creare un “circolo virtuoso” nel mondo della PA e dei contratti pubblici. I requisiti richiesti, infatti, spronano gli operatori a migliorare la propria offerta per conformarsi alle richieste e rimanere competitivi. Ma non solo: i nuovi CAM valorizzano anche le imprese che offrono migliori condizioni di lavoro ai propri addetti, e in questo senso viene anche richiesta una adeguata formazione per il personale stesso.
I nuovi CAM per i servizi di pulizia e sanificazione
Le PA che hanno intenzione di avviare procedure per affidare il servizio di pulizia degli edifici, sia ad uso civile che sanitario, devono quindi tenere conto dei nuovi CAM. Dal 19 giugno 2021, infatti, è entrato in vigore il Decreto del Ministero della Transizione Ecologica numero 51 del 29 gennaio 2021 con il quale sono stati adottati i nuovi Criteri Ambientali Minimi per l’affidamento dei servizi di pulizia di edifici e altri ambienti ad uso civile, sanitario.
Il decreto è suddiviso in due allegati per definire:
- Nell’allegato 1 i servizi e le forniture di:
- Servizio di pulizia di edifici ed altri ambienti ad uso civile
- Detergenti per le pulizie ordinarie delle superfici
- Detergenti per le pulizie periodiche e straordinarie delle superfici
- Detergenti per l’igiene personale
- Prodotti in tessuto carta per l’igiene personale.
- Nell’allegato 2 i servizi e le forniture di:
- Servizio di pulizia e sanificazione di edifici ed ambienti sanitari
La struttura dei nuovi CAM
Sia i CAM per la pulizia di edifici e ambienti a uso civile sia quelli relativi alla pulizia e sanificazione di edifici e ambienti sanitari sono strutturati in quattro ambiti:
- La selezione dei candidati
- Le specifiche tecniche
- Le clausole contrattuali
- I criteri premianti
Ed è proprio nelle specifiche tecniche dei nuovi CAM che rientrano le macchine per la pulizia, il punto su cui desideriamo fare chiarezza, visto che anche il “nostro” comparto è stato interessato da alcune importanti novità.
I nuovi CAM e le macchine per la pulizia
Il primo punto su cui fare chiarezza in merito ai nuovi CAM e alle macchine per la pulizia è quello sulle pulizie manuali: è vero che per ridurre ulteriormente l’impronta di carbonio del servizio vengono valorizzate le pulizie manuali, ma questo vale solo nei cantieri dove questa tecnica risulta appropriata. I nuovi CAM, in effetti, apprezzano anche tutte le funzionalità che rendono più efficienti le macchine stesse. Fatta questa premessa vediamo quali sono i requisiti dei nuovi CAM per le macchine per la pulizia.
Nuovi CAM e macchine per la pulizia: le specifiche tecniche
Per fare chiarezza sui nuovi CAM e le macchine per la pulizia vale la pena analizzare i requisiti più importanti che vengono richiesti attraverso l’analisi delle specifiche tecniche:
- Alimentazione. Le lavasciuga, idropulitrici o altre macchine per la pulizia devono essere ad alimentazione elettrica via cavo o a batteria.
- Tipologia. Le macchine possono essere uomo a terra o uomo a bordo in base alle esigenze del cantiere e al tipo di sporco da trattare.
- Progettazione e materiali. Le macchine devono essere progettate e realizzate in modo da favorire la maggiore durata della loro vita utile e il riciclaggio a fine vita dei diversi materiali di cui sono composte. I materiali devono quindi essere riciclabili, anche se alcune parti dovranno essere smaltite come rifiuto speciale a causa della loro natura. Inoltre, i materiali diversi devono essere facilmente separabili e le parti soggette ad usura rimovibili e sostituibili in modo semplice. Mentre le parti in plastica devono essere marcate con la codifica della tipologia di polimero che le compone.
- Documentazione. Le macchine devono essere munite di:
- Scheda tecnica redatta dal produttore che indichi denominazione sociale del produttore stesso, la sede legale e il luogo di fabbricazione del tipo di modello e di macchina. Devono essere indicate le emissioni acustiche espresse in pressione sonora e l’eventuale presenza di plastica riciclata misurata in percentuale rispetto al peso della plastica complessivamente presente nella macchina.
- Manuale di uso e manutenzione della macchina (che deve essere reso disponibile in cantiere) contenente le modalità operative previste per le diverse tipologie di cantiere, le indicazioni per l’uso in sicurezza e per le fasi di manutenzione a fine la voro da parte dell’operatore. Ma anche la descrizione delle operazioni di pulizia della macchina e le attività necessarie per il ripristino delle parti soggette ad usura. Il manuale deve anche riportare le informazioni su come reperire la documentazione per il corretto disassemblaggio della macchina a fine vita e facilitare il corretto riciclaggio.
- Manutenzione. Le manutenzioni della macchina devono essere eseguite secondo le modalità suggerite dal produttore per garantirne la massima durata ed efficienza. Inoltre, è necessario creare e tenere aggiornato un registro delle manutenzioni che deve essere reso disponibile anche al Direttore dell’esecuzione del contratto.
Nuovi CAM e macchine per la pulizia: i criteri premianti
I criteri premianti sono fondamentali in una gara di appalto perché consentono di avere un punteggio maggiore nella fase di valutazione dell’offerta tecnica. Tra i criteri premianti descritti dai CAM ce ne sono alcuni che possono avere un impatto anche per le macchine:
- Adozione di tecniche di pulizia e sanificazione innovative che, garantendo la stessa efficacia degli altri metodi in termini di igiene e qualità microbiologica, siano migliori anche dal punto di vista ambientale. La maggiore efficacia deve essere però dimostrata tramite specifiche pubblicazioni scientifiche. Per ottenere il punteggio premiante deve anche essere dimostrata la capacità di ridurre gli impatti ambientali tramite uno studio di Life Cycle Assessment comparativo conforme alle norme tecniche UNI EN ISO 14040 – 14044.
- Utilizzo di prodotti con una certificazione sulla Carbon Footprint, detta anche impronta climatica UNI EN ISO/TS 14067 e/o uso di prodotti fabbricati da aziende con la certificazione SA8000.
- Vengono assegnati ulteriori punti nel caso in cui:
- Le parti in plastica riciclata che compongono la macchina siano almeno il 15% rispetto al peso totale della plastica di cui è composta.
- Siano presenti sistemi di controllo/monitoraggio e/o riduzione dei consumi energetici come per esempio batterie e caricabatterie a maggiore efficienza, monitoraggio dei consumi e/o delle ricariche, modalità ECO.
- Siano presenti sistemi di controllo per la riduzione dei consumi idrici.
- Siano presenti sistemi di dosaggio del detergente installati a bordo macchina.
- Le emissioni acustiche, dette pressione sonora, siano inferiori a 70 dB(A).
Abbiamo cercato di fare chiarezza sui nuovi CAM e sulle novità che riguardano le macchine per la pulizia. Il suggerimento che ti diamo è quello di leggere con attenzione quanto scritto nel Decreto sull’Affidamento del servizio di pulizia e sanificazione di edifici e ambienti ad uso civile, sanitario e per i prodotti detergenti (approvato con DM 51 del 29 gennaio 2021 , in GURI n. 42 del 19 febbraio 2021).
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